C'era una volta, non tanto tempo fa, un lembo di spiaggia che miracolosamente era riuscita a sottrarsi alla furia marina. Questa lingua di sabbia, è poco lontano dal centro abitato ma vicino una ferrovia sovrastante, alle spalle di silenti colline; era la gioia di alcune persone che amavano trascorrere delle ore in assoluta tranquillità lontano dallo stress delle affollate città.

Per raggiungere la spiaggia bisognava necessariamente scendere a "quattrozampe" da un scoscendimento pieno di rovi e spine. Era quindi facile graffiarsi o scivolare, cosa che avveniva sovente, e che molte volte è capitato anche a me, per fortuna quasi sempre senza danni. Finchè un uomo, un cantore solitario,di quelli che si perdono nel tramonto  come nelle fiabe di un tempo, rese sicura  la scalata creando un sentiero e ripulendo la spiaggetta dello scempio  che tristemente gli uomini si lasciano dietro.  

La gioia che nemmeno si può immaginare di molti padri e di molte mamme, che così potevano portare i loro ragazzini a prendere la tintarella ed a trovare refrigerio alla canicolo estiva: un tuffo nell'acqua di questa spiaggetta, e improvvisamente il caos del mondo esterno svanisce.

Visto che tutto questo era buono, un carismatico Totem  e degli bislacchi esserini popolarono l'insperata spiaggetta che le libecciate, le sciroccate le mareggiate di tantissimi anni devastavano ma che non sono riusciti a distruggere.

Come nelle fiabe di un tempo, ognuno  sembra voler raccontare i momenti paghi trascorsi insieme: ma la storia è incredibilmente attuale, dei nostri giorni, ed è scritta nella limpidezza del mare, dalla purezza dell'aria e del sole splendente e della silente vallata.

Ebbene, questo stesso tratto di spiaggia, d'inverno diventa una discarica a cielo aperto, dove poter trovare residui di un'ignoranza collettiva: materiali altamente inquinanti vengono letteralmente vomitati dal mare. Bombole di gas, bottiglie di plastica, pneumatici, cotton fioc, siringhe usate fanno bella mostra di sè lungo questo luogo che chiamiamo"Totem Beach."

Inoltre, l'insipienza, l'ignoranza e la malvagità degli uomini, è arrivata anche a qui;

Un cuore d'avvoltoio, qualcuno dalle giornate perse passate nel tormento della nevrosi, ha devastato quello che nemmeno i

nubifraggi che si susseguono durante questi anni sono riusciti a fare. Quest'essere vive evidentemente il suo tempo nel  delirium tremens dell'emarginazione...